L’arte smuove le coscienze

All’incontro i promotori della cultura contemporanea siciliana. «La società ha smesso di sognare»

ARTICOLO QUOTIDIANO LA SICILIA DEL 14/11/2022

Gianluca Collica
ARTEfici. “Promuovere l’arte in Sicilia: missione possibile?” è il titolo del dibattito ideato da Emilio Randazzo e promosso dall’Associazione ex alunni del Leonardo da Vinci. La scelta della sede non poteva essere più appropriata visto che WonderLAD, la bellissima struttura che accoglie la LAD ETS di Catania, è la casa/laboratorio creata per migliorare, attraverso percorsi riabilitativi che includono diversi laboratori di arte terapia, la qualità della vita dei bimbi affetti da gravi patologie.
Relatori dell’incontro sono alcuni tra i più noti promotori della cultura contemporanea nella Sicilia orientale, un’area che da sempre esprime una imprenditoria privata molto attenta alla crescita culturale del territorio. Aspetto per altro rimarcato nella sua introduzione dal presidente dell’Associazione ex alunni LdV, Carlo Zimbone, il quale ha sottolineato come la cultura contemporanea sia il perno della rinascita sociale ed economica della Sicilia.


Il primo a intervenire è stato Andrea Bartoli, presidente di Farm Cultural Park di Favara, che ha evidenziato l’impegno della fondazione nella formazione delle nuove generazioni grazie a diversi progetti didattici tra i quali Sou (School of Architecture for Children), un’attività laboratoriale doposcuola, itinerante e finalizzata alla realizzazione di un progetto di rigenerazione urbana per bambini.

L’arte smuove le coscienze


E’ stata quindi la volta di Paolo Brodbeck, presidente della fondazione omonima, sita a San Cristoforo, uno dei quartieri critici di Catania. Egli ha descritto la fondazione come un centro di produzione d’arte contemporanea che fa da ponte tra la nostra isola e il sistema dell’arte internazionale attraverso programmi di residenza d’artista finalizzati alla realizzazione di mostre sito-specifiche. Grazie ai quali valorizza il patrimonio artistico contemporaneo siciliano e incide sulla crescita culturale ed economica del territorio.


Elena Di Giovanni, vicepresidente della società di comunicazione Comin & Partners, ha quindi sottolineato l’importanza della comunicazione nelle strategie di sviluppo culturali, evidenziando come le iniziative promosse da tutte le realtà presenti in sala suscitano consenso e interesse nel mondo della grande impresa, proponendo senza mezzi termini la costituzione di una rete fra tutti i soggetti presenti.


Quindi Rossella Pezzino De Geronimo ha raccontato sia del suo impegno d’artista per la rigenerazione culturale della città di Catania, sia di Wondertime, la kermesse artistica da lei promossa, che coinvolge numerose realtà di prestigio del mondo della cultura, grazie alla quale ha riaperto alla fruizione diversi spazi storici della città, molti dei quali chiusi da parecchi anni, offrendo ai residenti e al pubblico un’arte a dimensione umana.
Breve, ma incisivo l’intervento del presidente della fondazione Oelle di Catania, Ornella Laneri, la quale ha segnalato l’impegno sociale della fondazione nel sostenere progetti sui temi critici e urgenti che affliggono il nostro tempo. Fare cultura oggi non può prescindere dal promuovere un’arte che riconcili l’estetica con un impegno etico in grado di evidenziare i valori di una società civile e proiettata nel futuro.


È stata quindi la volta dell’artista Antonio Presti, che istituisce Fiumara d’Arte nel 1982, anni in cui nell’isola era considerato come una sorta di marziano dedito a stravaganti pratiche estetiche, che tuttavia oggi, senza dubbio di smentita, sono i semi da cui è germogliata la cultura contemporanea in Sicilia. Ha parlato di resistenza, di impegno politico, etico, in grado di offrire attraverso la bellezza una valida alternativa nei percorsi di vita di ciascuno. Da Tusa fino a Librino, dove da anni mette a disposizione la sua arte per smuovere le coscienze di una società che da tempo ha smesso di sognare.


Alfio Puglisi Cosentino ha quindi raccontato il difficile processo che lo ha portato a costituire la Fondazione sita nella straordinaria sede di palazzo Valle a Catania. Indicando la scarsa competenza in materia culturale presente nel settore pubblico come una delle più evidenti e tragiche criticità del nostro territorio. Ignoranza e mancanza di strategia che non consentono lo sviluppo di iniziative in grado di dare evidenza internazionale alle attività promosse e finanziate dal settore privato.


Un confronto gradito dal folto pubblico presente che ha apprezzato le diverse e complesse personalità dei relatori, tutti profondamente impegnati nel sensibilizzare la società siciliana verso una idea di bellezza che rappresenti a chiare lettere il sogno di una vita migliore.

YouTube player
LA PLAYLIST DELL’INCONTRO