Ponte sullo Stretto, un rebus da sciogliere

Si svolgerà stasera alle 19 nel salone delle conferenze dell’Istituto Leonardo da Vinci in via San Giovanni della Salle, l’incontro dibattito sul tema “Il ponte sullo Stretto: sogno o realtà?”.
L’introduzione ai lavori verrà svolta dal notaio Carlo Zimbone, presidente dell’associazione ex Alunni del Leonardo da Vinci, che presenterà i relatori Marco Falcone, assessore Regione siciliana Infrastrutture e Mobilità, Dino Giarrusso, europarlamentare, e l’avvocato Carlo Alessi, componente nazionale della Giunta esecutiva dell’Aci.


L’incontro, moderato dalll’ingegnere Eugenio Guglielmino, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina, prevede alcuni interventi programmati affidati a soggetti a vario titolo coinvolti sul tema della realizzazione del ponte sullo Stretto.
Come è a tutti noto negli ultimi venti anni si è aggravato il divario socio-economico delle regioni Sicilia e Calabria non solo rispetto alla media del Paese, ma anche rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno continentale. È, altresì, aumentata la differenza di accessibilità del trasporto ferroviario di lunga percorrenza dovuto alla messa in esercizio nel 2009 del sistema di Alta Velocità di cui le suddette regioni non hanno sostanzialmente beneficiato.


Nella logica della connessione della rete siciliana con la rete della penisola la realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto appare necessaria in una prospettiva di lungo periodo; tuttavia essa non condiziona la realizzabilità di altri interventi atti a migliorare la connettività tra i capoluoghi siciliani ed il continente (estensione verso Sud dell’Alta Velocità ferroviaria a 300 km/h, sulle relazioni Salerno – Area dello Stretto e Messina – Catania – Palermo) in quanto tempi di attraversamento pienamente accettabili possono essere conseguiti, nel breve periodo, con la sola riorganizzazione dei servizi di traghettamento.


In merito all’attraversamento stabile è stato costituito, all’interno della struttura di missione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims), un gruppo di lavoro che ha ritenuto che sussistano profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche in presenza del previsto potenziamento e riqualificazione dei collegamenti marittimi (collegamento dinamico), pur necessario in relazione ai tempi per la realizzazione di un collegamento stabile.


Sono state considerate diverse ipotesi e, con particolare riferimento al sistema ponte, sono state espresse le seguenti considerazioni: il sistema con ponte a campata unica di 3.300 m è stato adottato nel progetto definitivo sviluppato nel 2011 dalla Società Stretto di Messina S.p.A. in liquidazione (SdM), approvato dal CdA di SdM in data 29.07.2011, redatto sulla base del progetto preliminare approvato dal Cipe con delibera n. 66 del primo agosto 2003. Il progetto andrebbe comunque adeguato sia ai risultati delle ulteriori indagini già in parte previste dal progetto definitivo, sia alle nuove normative tecniche per le costruzioni e alle più recenti specifiche tecniche di interoperabilità inerenti al sottosistema infrastruttura e sicurezza delle gallerie ferroviarie, emanate successivamente alla sua redazione.

Il sistema con ponte a più campate, ipotizzabile, ad esempio, a tre campate con due pile in mare, è una soluzione tecnicamente fattibile, anche grazie agli avanzamenti delle tecnologie di indagine e realizzazione per fondazioni di opere civili marittime a notevoli profondità. Rispetto al ponte a campata unica, il ponte a più campate potrebbe avere una maggiore estensione complessiva e mantenere al tempo stesso la lunghezza della campata massima simile a quelle già realizzate altrove e, quindi, usufruire di esperienze consolidate, anche dal punto di vista di tempi e costi di realizzazione

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